sabato 1 novembre 2014

Volevo essere una vamp

...ma il destino ha deciso diversamente.
Ultima avventura approdata nella mia vita: la danza del ventre.
La sensualità in movimento.
Passi leggiadri, mani che ricamano nell'aria, ancheggiamenti, suoni armoniosi...
Tutto vero, ma non per me.
E' proprio quando la maestra ti riprende sempre che ti accorgi di muoverti come un rinoceronte al galà di Swarovsky e ti frantumi in mille pezzi quando ti fa notare di andare al rallentatore rispetto a tutto il gruppo.
Della serie quando cerco di andare a ritmo le altre sono al 4 e io ancora al 2...
Uno, duue... treee e quattro!
 
Aiuto mi sono persa!!
Taekwondo e danza del ventre cozzano un po'!
Sono una capra! Una Capra Espiatoria come mi sono autodefinita!
Santa Fatima del ventre, ti prego aiutami a volteggiare tra tessuti trasparenti e cinture sberluccicanti.
Amen.
O quello che è!

lunedì 30 giugno 2014

Ci sono giorni in cui vivo felice e spensierata.
 
Ieri era uno di questi giorni.
 
Abbiamo festeggiato la Cresima delle mie due figlie, ero circondata dalla mia famiglia e dalle persone a me più care.
 
Tra queste la mia Amica. Lei, l'unica sola grande Amica.
 
Quella del cuore, quella che sa tutto di te e tu di lei.
 
Quella che ho conosciuto in un estate di 31 anni fa e non ci siamo mai più lasciate.
 
Voglio incorniciare questo momento, quest'attimo rubato di nascosto da un'abile mano e occhio che hanno saputo cogliere l'essenza della felicità, della spensieratezza...
 
 

mercoledì 18 giugno 2014

Mi ricordo montagne verdi

Sono le ore 15 di un pomeriggio noioso e mi ritrovo in una riunione stile tavola rotonda con cavalieri francesi, inglesi e bergamaschi mentre cerco inutilmente di far passare il tempo.

Faccio finta di prendere appunti e non cerco nemmeno di capire cosa viene detto.
E' dalle h 10 di questa mattina che sento parlare solo inglese, che tra l'altro tra tutte le lingue del mondo è quella che odio di più.

Ogni tanto alzo la testa, guardo fuori dalla finestra e vedo montagne verdi e nella mia testa in automatico scatta Marcella Bella e il suo ritornello infernale.

I miei cavalieri parlano e ogni tanto ridono. Quando lo fanno io copio. A quanto pare questa cosa mi riesce bene perchè sguazzo perfettamente in questa conversazione muta e sorda.

C'è solo stato un attimo di panico alla fatidica domanda: "what do you think about?", ma la mia proverbiale faccia tosta mi ha salvata: "La penso esattamente come il cavaliere di fianco a me".

Finita la riunione, salutati i cavalieri stranieri erranti, torno a quelli bergamaschi ma con la coda dell'occhio sbricio fuori e di nuovo parte Marcella Bella.

Impossibile restare impassibile e durante una spiegazione tecnica su un pezzo di plastica stampato ad iniezione la mia testa ondeggia seguendo le fronde verdi che paiono muoversi all'unisono.

Non vorrei sembrare scortese cari i miei cavalieri ma questa mattina alle h 5.55 ero già pimpante in bagno che cantavo la Marsigliese mentre mi acconciavo i capelli, ora sono le h 16 e attendo il capo per un'altra riunione post riunione (sì, ci piace fare le cose complicate e soprattutto dovrò cercare di mettere insieme quelle poche informazioni che ho capito), dopodichè mi avventurerò nella giungla dell'autostrada Milano - Torino per poi farmi ancora 50 km per arrivare fino a casa.

Intanto, nell'attesa guarndo  fuori e vedo montagne verdi!

P.S.  Oggi sono stata pure eroica a pranzo. Mentre tutti scofanavano pizza, birra e tiramisu io ho optato per un filetto di rombo alla livornese, acqua naturale e caffè macchiato...
Probabilmente il pesce deve essere ancora vivo perchè non fa che tornarmi su. Questa stanza puzza di discarica a furia di "esalare rutti stratosferici".

Vabbè... ci voleva l'angolo romantico...

https://www.youtube.com/watch?v=DTCzDdEUTZw



martedì 10 giugno 2014

Un giorno NO

Ci sono quelle giornate così, che ti svegli già di umore nero.
Inutile anche solo pensare che potrà migliorare.
Nei giorni no tutto può solo peggiorare.
Oggi odio il mio lavoro sopra ogni cosa.
Odio il mio capo, odio il mio non aver continuato gli studi, odio non fare ciò che veramente mi piace.
Già... ma poi a me cosa piace davvero?
Cosa so fare bene? A parte lagnarmi, si intende.
Oggi odio dover andare dal dentista, odio dover ricevere il tizio dell'agenzia per far visitare la mia casa che ho messo in vendita, odio dover andare a fare l'esame di taekwondo.
Oggi odio soprattutto me stessa.
Dopo un pranzo veloce e arrabbiato mi sono abbuffata con ben 3 pacchetti di crackers, un cono gelato al pistacchio, 5 tablotti di cioccolato gianduia, un pacchetto di patatine chips, 3 ringo e per finire un caffè doppio con latte che sto ingurgitando ora.
Mi faccio schifo ma oggi è un giorno NO.
Non ho nemmeno fatto la mia ginnastica quotidiana e tra un'ora e mezzo rotolerò sul tappetino d'esame invece di tirare calci.
Ho sonno, sono nervosa, covo rabbia e non so nemmeno bene per cosa. Sono stufa.
Che noia che barba, che noia... mi sento molto Sandra Mondaini, solo che io non recito.
Oggi è un giorno no, vorrei mettermi sotto le coperte, sentire una voce tranquilla che mi ripente come un mantra: "dormi piccolina, andrà tutto bene, ci sono io con te".
Ripenso a quando ero bambina e mio papà mi coccolava quando non stavo bene. Già solo la sua presenza mi rassicurava.
Oggi invece lui non c'è più e io devo badare a me da sola.
C'è sempre mio marito, le mie figlie e mia mamma è vero.,,
Ma non è la stessa cosa.
Spero che questo giorno NO passi in fretta.
(e anche questo mal di pancia)

sabato 31 maggio 2014

La ricerca della felicità

Mi aveva sempre intrigato il titolo di questo film.
Per caso avevo visto la scena bellissima al campetto da basket, in cui lui dice al figlio: "Se vuoi qualcosa vai e inseguila. Punto!"
C'ho ricamato su, l'ho fatta mia, l'ho inculcata nella testa delle mie figlie e ho cercato di convincere i miei amici.
Ora, finalmente, l'ho visto. Tutto.
E forse sarebbe stato meglio restare solo alla scena del campetto...
Durante tutto il tempo ho aspettato che capitasse qualcosa di grandioso o semplicemente l'illuminazione che avrebbe fatto capire a Will Smith cosa è veramente importante.
Ho pianto con lui, struggendomi quasi per la sua sfortuna, per il suo cercare di restare ottimista sempre e comunque, per la dedizione mostrata al figlio, per la sua solitudine quando la moglie l'ha abbandonato.
Ho tremato e sperato quando tutto sembrava cominciare ad andare per il verso giusto.
Ho atteso, invano, che quel qualcosa di speciale si producesse.
Invece non è successo nulla.
Ha solo trovato lavoro.
Quindi tutto si riduce a questo?
E' il lavoro che porta la felicità?
Il lavoro che porta soldi.
Soldi, sempre soldi.
Tutto ruota intorno ai soldi.
Comprendo anch'io che senza soldi non si campa, che "due cuori e una capanna" non esiste più, ma la prego sig. Muccino, non mi faccia pensare che La ricerca della felicità sia una cosa così squallidamente materiale.
Fino all'ultimo ho sperato che non si trattasse solo di questo, negando anche l'evidenza.
Il sig. Smith nel film faceva la parte di uno che nella vita ha davvero vissuto quei momenti duri e che poi ha trovato un lavoro e ha fatto un sacco di soldi.
Buon per lui. Bravo. Uno che finalmente ce l'ha fatta.
Ma per favore... il film intitoliamolo "La ricerca di un lavoro", "La ricerca del benessere (economico)", "La ricerca dei soldoni", perchè per me la ricerca della felicità è qualcosa che parte da dentro e che non si può comprare. 
Qualcosa che non ha prezzo.
 
Menomale che non ho pagato il biglietto al cinema allora. Avrei fatto la felicità di qualcun altro.

mercoledì 23 aprile 2014

20 !!!!!!!!!!!!!!!!!

Buongiorno!!!!
Oggi voglio condividere con voi un mio piccolo grande successo!!
205 giorni di dieta e 20 chili persi!!
 (I miei primi 20 chili....!!)

E' la prima volta che riesco ad arrivare a tanto. Il viaggio è ancora lungo ma non ho fretta.
Sto lavorando per me, per la mia salute.
Mi voglio bene! Sì, stavolta per davvero :)
Ho altri dieci chili da perdere almeno, e ci arriverò!
Non avrei mai immaginato fino a 7 mesi fa di poter riuscire a fare tanto e soprattutto di diventare una "sportiva"!!
Nuova vita per la pigra in tutti i sensi!
La pigra sta definitivamente scomparendo e una nuova Viviana si affaccia alla soglia!
Sono sport dipendente!!! (ma chi l'avrebbe mai detto??)
Proprio io, che ridevo quando vedevo i runners correre sul posto ai semafori, che solo a guardare il nuoto o gli esercizi di ginnastica artistica in tv mi stancavo e sprofondavo nel divano...
Io che non riuscivo a fare tre giri di corsa di palestra senza fermarmi, credendo di morire, senza fiato e piena di dolori!
In questi 205 giorni ho sudato, a volte ho pianto per la fatica, ho riso di nervoso, mi sono sentita inadeguata... ma mai ho abbandonato. Ho fiducia in me e nelle mie possibilità.
Ho conquistato due cinture nel taekwondo e tutti i giorni ho la mia bella "dose" di sport, complice anche un gruppo fantastico scoperto su facebook https://www.facebook.com/groups/208019935898370/ grazie ad una ragazza che ho iniziato a seguire leggendo tutti i giorni nel suo blog. I suoi progressi mi hanno più volte aiutato a non demordere.
Il suo blog è questo:  http://naturalmentechiara.wordpress.com/  vi consiglio di darci un'occhiata.
Il viaggio prosegue. La mia "dose" di ginnastica giornaliera è Jillian Michaels. Mi fa impazzire con il suo Body Revolution ma.... MENOMALE che l'ho trovata!
Grazie Pio Fuga per aver creato non uno, ma due gruppi fantastici. Mi sembra di stare in un salottino tra amiche. Tutte a lottare per lo stesso obiettivo e tutte complici e solidali!!!
To be continued.... :)

lunedì 7 aprile 2014

Mutande alla riscossa



Da oltre sei mesi credo di essere prigioniera di alieni amanti del fitness che mi stanno allenando e facendo dimagrire per presentarmi in forma alla prova costume di non so quale anno (di sicuro non questo)…

E’ una delle poche spiegazione che riesco a darmi, considerato che da oltre sei mesi non ho più fatto abbuffate come se non ci fosse più un domani e che addirittura provo piacere nell’aver male a ogni singolo muscolo del mio corpo e sono diventata sport-dipendente. 

Prima non riuscivo nemmeno a guardarlo in tv.

Un’altra possibile spiegazione potrebbe essere aver visto la luce, come John Belushi ne I Blues Brothers, oppure essere la quinta reincarnazione di Leopold Von Masoch ed essermi impossessata (o meglio essere io posseduta) da una sorta di masochismo cosmico!

Detto ciò, mi sono recata nell’ex terra delle torture e innominabile (Decathlon) e ho comprato delle bermuda di sudorazione di neoprene.

Che già solo a pronunciarla questa parola mi fa venire in mente qualche strana arma chimica di distruzione di massa (possibilmente massa grassa!).

Una seconda  Hiroshima, sì ma nella mia pancia, gambe e spero soprattutto sedere!

Dopo un’ora e mezza di taekwondo passata a sudare e tirar calci, quando sfilo il famigerato mutandone di gomma… mi arriva una sferzata di vento che pare soffi la Bora di Trieste ai 300 km/h.

La sensazione è pari a una doccia gelata o un’immersione nell’antartico, che ora capisco cosa ha provato Jack in Titanic!
Se non fosse morto avrebbe perso sicuramente qualche chilo!

Vi prego quindi cari amici alieni, non abbandonatemi. Vengo in pace!!! Continuate a farmi passare davanti agli occhi tutti i giorni i video di Jillian e fatemi il lavaggio del cervello.

Offro barattoli di nutella e vaschette di tiramisù integre e non ancora scadute in cambio!!!



mercoledì 12 marzo 2014

Quello che le magre dicono...



Per prima cosa, le magre NON fanno mai niente, nel senso che tutto quello che succede o hanno, è un caso, una fortuna o un dono della natura.

Insomma, tutto grasso (in questo caso si fa per dire) che cola, una manna dal cielo, una grazia ricevuta.

In due parole: che culo!!

Avete presente la tipa pelle e ossa che si intromette senza chiedere il permesso nella tua conversazione con le amiche durante l’happy hour, proprio nel tuo giorno “dieta free”?

Origlia per intervenire al momento giusto (che non c’è, ma lei lo trova comunque) e ti butta lì un: “Deve essere una fatica stare la dieta… io per fortuna NON ne ho bisogno, sono proprio così di costituzione”.

In quel momento cala il silenzio proprio come nella scena del duello in Per qualche dollaro in più, ti volti verso di lei e a seguire, come pedine di un domino incazzato, si girano anche tutte le tue amiche.

A quel punto ti risistemi gli occhi nelle orbite, butti giù una sorsata del tuo drink e con la voce di Linda Blair nell’Esorcista, ti rivolgi a lei: “Anche io sono così di costituzione, vale a dire stronza! E se non ti sposti dal mio campo visivo entro 3 2 1 0 secondi, ti lancio i componenti e un’alabarda spaziale tra le tue natiche costituzionali!”


Idem per la ginnastica.

Tu salti come una ranocchia con lo zumba, ti lanci in piroette con il taekwondo, bruci calorie e tappetini con la palestra e vedi lei… la secca indolente e parassita che ti passa davanti mentre stramazzi alla macchina dei pesi, con un asciugamano intorno al collo e auricolari nelle orecchie, che resta tutto il tempo a sghignazzare con il muscoloso carino di turno e a guardare te e le altre simil sfigate come te con compatimento e superbia.

A bellaaaa!! E mangiati un bombolone ogni tanto e scendi dal piedistallo. 

Che chi non mangia in compagnia o è un ladro o una spia!!


martedì 11 marzo 2014

Quel gran figo del papà dell’amica di tua figlia



Ci avete creduto eh!!

Era giusto per ridere, tanto per spararne una!

Non ne conosco.

Uno peggio  dell’altro.

Beh non so… immagina di andare a prendere a scuola tua figlia che esce saltellando tenendo la mano di Vivienne (toh, che bel nome) Marcheline, che ti si fiondi davanti con la solita domanda: “Mamma mamma, Vivienne può venire a casa nostra?, che si avvicini a te l’uomo più sexy del mondo e sua figlia ti dica:

“Viviana, ti presento Joe Black”!!
Lo so, lo so, la battuta fa schifo ma volevo proprio dirla :) :)

Il sig. Joe Black in questione è il setiprendotirovino Sig. Brad Pitt!

“Ma ceeerto che Vivienne può venire da noi, possiamo anche adottarla se vuoi” e papino Brad può venire a trovarla quando vuole.

Volendo adottiamo pure lui.

Mi pare un’ottima soluzione, no?

Ok frena… pensa a dove vivi, Vivi (oggi sto esagerando!), pensa ai papà REALI delle amiche di tua figlia, pensa che se anche solo una delle mamme ora legge questo blog TU NON avrai più una sola amica nell’arco di 50 km (scherzo ragazze! Ve lo giuro! Mi serviva un capro espiatorio, giuro che i vostri mariti sono meglio di Antonio Banderas quando parla con la gallina che fa l’uovo!!).

Immagina comunque il capello mechato che a ogni passo si scosta dalla fronte e lascia intravedere quell’occhio diabolico, immagina l’andatura stile modello Armani, immagina gli addominali scolpiti sotto la magliettina militare, immagina la voce suadente e il coraggio in Seven, immagina un letto e tutto il resto.

Ecco.

Immagina, puoi.

(anche perché solo quello posso fare)






venerdì 7 marzo 2014

Le donne nascono a dieta



Le donne sono sempre a dieta…
 
Beh… quasi tutte!

Anzi... posso affermare che le donne.. nascono a dieta.

Nelle nursery in ospedale alle bambine nella culla fanno passare continuamente messaggi subliminali e fanno vedere di continuo i video di Jane Fonda che fa aerobica e al posto della pasta di fissan vengono usati i fanghi guam contro la cellulite... 

Ai maschietti invece.. per aiutarli a diventare adulti responsabili… fanno vedere tutti i giochi della play station!

A noi bambine viene data come fonte d’ispirazione la Barbie! E a quella ogni mamma vuole fare assomigliare la propria figlia!

Ogni e dico ogni bambina deve essere vestita di rosa, scintillante, spumeggiante, sberluccicante rosa.
I maschi invece si ispirano a vari tipi di mostri, alieni, serial killer, esseri provenienti da ogni genere di bassofondo, possibilmente tatuati e con cicatrici evidenti!

Non sorprendiamoci quindi se da grandi continueranno a cercare questi miti!

E poi… a noi femmine tocca la “merendina”, una robina piccola e insignificante, possibilmente priva di grassi e insapore, ai maschi invece baguettes imbottite di salame, formaggio e maionese anche a colazione.

Solo una domanda: MA PERCHE’???

Comunque.. arriva un certo momento nella vita di ogni donna in cui inizia a fare la dieta seriamente!
Questo generalmente avviene dopo dieci anni di matrimonio.. sì perché se è vero che l’amore rende ciechi, il matrimonio restituisce la vista!!

Dite la verità… anche voi sognavate di sposare un uomo da favola vero?
Tipo il principe azzurro?…  L’importante è non sbagliare favola! A me è capitato shrek!

Quindi dopo 10 anni in cui avete sopportato che lui si girasse a guardare tutti i culi di via roma… (della serie: la stavi guardando eh?? No, assolutamente no…lo posso giurare sui nostri figli, io non faccio queste cose, io guardo solo il tuo… etc etc… iniziate la dieta… e dopo una settimana vi presentate da vostro marito e gli dite con aria soddisfatta: Si vede che sono dimagrita vero? 

E qui lui capirà cosa vuol dire avere paura! 

Perché sa benissimo che qualunque cosa dirà sarà sbagliata!!

Se dice “sì, stavo proprio per dirtelo.. si vede soprattutto all’orecchio, il pendente pende molto meglio… tu dirai… “stronzo… Come fai a dire che si vede che sono dimagrita se ho perso SOLO due kg!! 

E se invece ti dice “no mia bella manzotin, assomigli ancora a fiona prima dell’incantesimo”, a parte rispondergli “si vede che non ho ancora dato il bacio di vero amore!.. tu gli dirai anche “stronzo!… Come fai a dire che non si vede se ho perso BEN due kg!! E sappi che mi ora mi va tutto talmente ENORME che ho cambiato tutto il guardaroba!!! (tiè)


mercoledì 5 marzo 2014

Un premio: Viviana... sei stata nominata :)

Con grande sorpresa e gratitudine vi annuncio di aver ricevuto un premio, il cui scopo è quello di dare visibilità ai piccoli blog con meno di 200 followers.
La nomina è arrivata da http://cuorediciccia.blogspot.it/
Ci sono cinque piccoli passaggi da effettuare:



1- Ringraziare e mettere il collegamento all'autore del sito che ci ha assegnato il premio.

2- Rispondere alle 10 domande poste da chi ci ha nominato.

3- Nominare altri 10 siti con meno di 200 seguaci.

4- Proporre ai nostri candidati 10 domande.

5- Andare sui singoli siti e comunicare loro la nomina.


Ringrazio Cuore di ciccia per la possibilità datami di farmi conoscere e far conoscere altre blogger. Della serie se non scriviamo impazziamo!


Ecco le domande di Cuore di Ciccia:

  1. Qual è il libro in cui vorresti vivere? In "L'altra storia di noi" di Jennifer Weiner. Mi è piaciuta molto Addie, la protagonista. Perennemente a dieta, in cerca del principe azzurro, che divora barattolini di gelato ogni volta che è triste. E poi il lieto fine, ovviamente :)
  2. Se la tua vita potesse essere una canzone, quale la rappresenterebbe? Non ho una canzone che mi rappresenta ma una canzone che mi piace particolarmente: "Je suis venu te dire que je m'en vais" di Serge Gainsburg
  3. Perché curi un blog? Perchè sono un'egocentrica? :)
  4. Qual è il tuo sogno nel cassetto? Pubblicare un romanzo di successo. Uno l'ho pubblicato, ma per il successo c'è ancora tempo
  5. Il primo pensiero della mattina dopo “devo fare la pipì”? Mi devo pesare!!!
  6. Ti chiama Obama e ti dice che… vista la mia avvenenza, bravura sul set e blablabla... sono stata scelta tra milioni di donne per partecipare ad un reality su un'isola deserta sola con Bred Pitt! Durata 1 anno senza possibilità di abbandonare.
  7. L’ultima volta che hai riso è stato per? In machina con le mie figlie ieri, una domanda, una risposta che non c'entra nulla ed ecco che parte la risata generale.
  8. Se ci fosse una lotteria dei desideri, cosa vorresti vincere? l'immortalità
  9. Ti senti bene nel tuo corpo? Non molto, infatti ci sto lavorando su per cambiarlo
  10. La prima cosa che viene in mente. Scrivi senza pensarci troppo su! Sono felice

I siti che nomino sono i seguenti:

















Queste le mie domande:

1. Cosa diresti ora alla tua migliore amica

2. Da quanto tempo curi un blog

3. che cosa pensi di te

4. il tuo motto

5. la cosa che ti fa più arrabbiare

6. il tuo piatto preferito

7. il colore che ti rappresenta

8. il film che ti ha fatto più piangere

9. cos'è per te la felicità

10. il tuo sogno nel cassetto

mercoledì 26 febbraio 2014

Manuale d'uso per uomini



Manuale d’uso per una felice o perlomeno accettabile convivenza con gli uomini

A casa

Il Divano:
come insegnare al proprio maschio che il divano non è una cuccia, non si ringhia se altri componenti della famiglia cercano di sedersi, e non si nascondono tra i cuscini lattine di birra vuote, caccole e giornaletti porno. Il divano non è una proprietà privata.
 

La doccia:
nella doccia il maschio ritorna bambino (vabbè, non solo in quella, ammesso poi che sia mai uscito dall’infanzia) fa pipì contro il vetro, schizza sapone da tutte le parti, emana flautolenze e una volta finito di lavarsi, lascia immancabilmente sporco, come segno indelebile del suo passaggio. Insomma, marca il territorio.
Come per i gatti… si propone la castrazione.

Il WC:
questo sconosciuto.
Come spiegare al maschio che pisciare fuori dal vaso non crea ecosistemi, non fa nascere piantine di marjuana o campi di girasoli.
il movimento che si fa per aprire e chiudere la tavoletta non provoca sciatica o lesioni gravi alla schiena.



In auto

Il Sorpasso:
convincere l’uomo che essere sorpassati, soprattutto da una donna, non significa essere impotenti.  Esercizi di psico analisi tenuti dal dott. Siffredi

Le Informazioni stradali:
Insegnare al maschio cosa fare quando si perde e non ha il navigare. Fase 1: abbordare passante e abbassare finestrino. Non è un crimine chiedere aiuto.
Fase 2: Rimanere calmo, gentile e seguire le indicazioni e non fare finta di aver capito per ritrovarsi dopo due ore sempre nello stesso punto.  Chiedere informazioni non fa diventare sterili.

Quando guida lei:
Non imprecare, fare gestacci, picchiare, prendere in giro, scaraventare fuori dall’abitacolo una donna che sta guidando, o meglio, parcheggiando.
Tecniche di autocontrollo guidate dal professor Hulk


Attività fuori casa

Shopping:
Accompagnare la moglie a fare acquisti non comporta mutazioni genetiche e non altera vista o udito. Consegnare la propria carta di credito alla dolce metà non significa essere impazzito ma dare prova di grande fiducia. La sera il sesso è garantito! Se compra un anello da 5.000 euro il sesso è garantito per almeno una settimana.

Sport:
Far capire al maschio che dopo i 40 anni è necessario smettere di rincorrere tutte le gonnelle delle donne per garantirsi almeno altri 20 anni di vita.
Toccarsi le parti intime, soppesarle, schiacciarle, muoverle, schiaffeggiarle, accarezzarle, stringerle, spingerle… non farà aumentare il loro volume. Esempi pratici dell’illusionista David Copperfield.

La Spesa al supermercato:
Fare la spese con la propria moglie non costituisce reato, né mina alla prestanza fisica e al sex appeal del maschio. Fargli comprendere l’importanza di condividere anche le piccole cose, non solo i petti sotto le lenzuola e i rutti a tavola.

Suoceri:
Se non ci fossero bisognerebbe inventarli. Sì, ma su un altro pianeta. Estinto.


A letto

Le coccole:
Spiegare con calma al maschio che studi scientifici hanno dimostrato che fare le coccole non provoca impotenza, né danni irreversibili al cervello. Non dà assuefazione e non richiede necessariamente performance sessuali in cambio da parte della donna.
Il manuale: “ma che shatzu fai?” è a disposizione per consultazioni.

Quando lei non ha voglia:
Capita. Mal di testa, mestruazioni, dolori alle articolazioni, cattivo umore, pensieri, conti che non tornano, lista della spesa, mal di gola e raffreddore, unghia incarnita, smalto appena messo, pettinatura fresca di parrucchiera, mal di pancia, sonno, incazzature varie,
sono tutti segni chiari ed evidenti che la donna non è disponibile.
Inutile offrirsi proponendo prestazioni veloci o promettendo di non far sentire nulla!

Quando lui non ha voglia:
……
Andiamo avanti. Non ci sono informazioni al riguardo.


Cilecca:
Far capire al maschio che fare cilecca una volta non è grave. E’ tremendo!!! E’ l’inizio della fine!!!
Si raccomanda comunque di non prendere in giro, ma di sottolineare con fermezza e scandendo bene quanto segue: “pensa se lo venissero a sapere i tuoi amici!!!” per garantirsi carte di credito no limits, vacanze da sogno e corsi di ballo caraibici con istruttore cubano direttamente a casa.


Tradimento:
Il maschio deve imparare il significato della parola: pari opportunità e pari diritti!
Essere tradito significa fare schifo, non piacere più, significa che è ora di iniziare una dieta, di andare a letto con la propria moglie e non con la play station, il cane o il gatto.
Il tradimento usato come strumento di comunicazione, con “scopo”… didattico.

lunedì 24 febbraio 2014

La ginnastica della non-pigra

Sono al giro di boa.
Quasi, a dir la verità. Nel senso che ho perso quasi 15 chili e me ne mancano altrettanti per raggiungere il mio obiettivo finale.
Mi definisco una non pigra nello sport, una persona cioè che sta in mezzo tra il non fare niente e ed essere super attiva.
Vorrei fare molto, molto di più.
Mediamente mi alleno 3 ore e 1/2 alla settimana con due lezioni di taekwondo in palestra e mezzora a casa tra corsa ed esercizi su tappetini.
Il punto è questo: non basta!
Vorrei allenarmi almeno 5 ore a settimana, ma per farlo avrei bisogno di iscrivermi a qualche altro corso e non posso.
Perchè? Perchè costa. Quest'anno ci siamo lanciate in tre (io e le mie figlie) finalmente in varie attività sportive.
Il problema è che a casa non sono costante :(
Cucina, lava, stira, stai dietro ai compiti, lavora, porta le ragazze a catechismo, ripetizioni, una festa di qua e un'uscita di là.... mi manca il tempo.
Proprio così, mi manca il tempo per stare con me stessa e dedicarmi a ciò che mi piace. In questo caso alla mia forma fisica, alla mia salute.
Abito in campagna e non posso uscire a camminare o correre per i sentieri perchè immancabilmente faccio incontri del terzo tipo con cani sciolti e non so mai quanto agguerriti.
Mi rimane la casa e il giardino ma è piuttosto avvilente oltre che noioso allenarsi davanti ad un video.
Questa cosa mi fa uscire dai gangheri!!
Per fortuna ora arrivano le belle giornate!!!... ah già vero, tanto non posso stare fuori che mi faccio mordere i polpacci da qualche canide incazzato!
Per il prossimo Natale o per il compleanno... vi prego regalatemi un personal trainer!! :)

mercoledì 19 febbraio 2014

Cinquanta sfumature di grigio

No, non sto parlando delle avventure pseudo-amorose di Christian Grey e Anastasia Steel ma di tutte le sfumature del cielo sopra la mia testa!
Grigio topo, grigio cenere, grigio fantasma, grigio nebbia, grigio umido, grigio depression, grigiomitagliolevene, grigio piattume.



Sono giorni che il sole non fa capolino tra le nuvole e il mio umore è pessimo. E' come essere costantemente sotto ciclo! Fame nervosa e istinti omicidi!
Tra l'altro, tornando ai piccioncini Grey e Steel... ma vi pare il caso di dare il diminutivo Ana?? No perchè a me la prima cosa che è venuta in mente è stato "Anal" che forse non è proprio così carino.
Aggiungici Steel e fai la traduzione... veramente l'autrice deve aver preso una laurea in marketing internazionale!
Ok aggiungo ancora una cosa... se Christian Grey è un dominatore io sono Mary Poppins e se Anastasia Steel è una sottomessa io mi chiamo Angelina Jolie (con annesso sposo Pitt, che è quello che più mi interessa!).
Tornando a noi... anche stamattina cielo plumbeo, odiosa pioggerellina, bisogno catartico di dormire. Cosa che dovrò rimandare fino a stasera perchè mi aspetta una luuunga giornata di lavoro.
Mi viene in mente la canzone dei Dik Dik, "Sognando la California", solo che per il momento io sogno solo il mio letto.

... Cielo grigio su
Foglie gialle giù
Cerco un po' di blu
Dove il blu non c'è
Sento solo freddo
Fuori e dentro me
Ti sogno California
e un giorno io verrò ...

Non ce la faccio, ripenso a quella gran culo di "Anal Steel" che a ventanni si è ritrovata ricca, viziata, coccolata, maritata all'uomo più potente dell'universo che fa ammutolire eserciti di bavose segretarie e per di più in men che non si dica con due pargoletti che seguiranno le orme di papà dittatoremaperamoresottomesso.
"Grey Enterprise", che anche qui mi fa pensare ad un'altra cosa: mitica Star Trek Enterprise!!
Ok ora vado, affronto il mondo sulla mia Punto scassata e non sulla Audi A3 modello sottomessa (tra l'altro provate a cercare su google "Audi A3 modello sottomessa" e vedrete cosa vi viene fuori!)
Comunque a me Cinquanta sfumature di grigio e colori vari ha fatto letteralmente pena. 

Penso di non aver mai letto niente di più brutto e non mi capacito di come abbia potuto vendere così tanto.
Ecco, volevo dirvelo. Ora lavoro, promesso.

mercoledì 12 febbraio 2014

Tu chiamali se vuoi... bomboloni

Questa mattina in casa mia il risveglio è stato qualcosa di apocalittico!
Acquolina in bocca e profumo di fritto e zucchero nella stanza. 
Forse un cuoco di master chef si è introdotto nottetempo nella mia cucina e si è messo a spadellare?
Sono rimasta imbambolata con la bavetta che scendeva. Se avete visto "Up" sapete di cosa parlo.
Avete presente Dug, il cane parlante che non appena sente SCOIATTOLO!! si immobilizza e punta? Ecco, io la stessa cosa: BOMBOLONI! e tac, linguetta di fuori, braccia e gambe parallizzate.
Improvvisamente mi è risuonato in testa il leit-motiv della mia infanzia: "bomboloooni, krapfeeen".
Accidenti che bei ricordi!

Per un attimo è stato come tornare a Finale Ligure, dove trascorrevo le mie prime vacanze e dove spuntavano sulla spiaggia come funghi, dispensatori di queste magnifiche bombe caloriche!
Immaginate una bimbetta tonda che corre, braccia spalancate verso il bombolonaio e che urla: bomboloneeeeee!
Credo che quella sia stata l'ultima vacanza a Finale. I miei genitori dopo quella scena optarono per la Romagna e lì, al grido di piadinaaaaa ho fatto onore alla cucina locale!
Probabilmente è già da allora che il mio metabolismo ha cessato di lottare e ha abbassato le braccia posizionandosi in stand by, mentre cellule rimpinzate di grassi, zuccheri o olii di frittura trovavano casa tra i miei pori e vene, dilatandoli in maniera spaventosa!!
Operazione irreversibile, non si torna indietro!
Ancora oggi, quando in un bar scovo un malcapitato bombolone non posso fare a meno di annusarlo prima di fagocitarlo per poi farlo scomparire tra i miei succhi gastrici!
Peggio del titanic!
Nessun sopravvissuto!

sabato 1 febbraio 2014

A una condizione


Un mio raccontino stile noir erotico, presente su un e-book gratuito (Lite-match) della Lite Editions
Osiamo un po' :)



Lo conobbi in un ferroso pomeriggio di novembre. 

Un caldo insolito e lamelle di pioggia battente fanno da collante tra la federa della mia gonna di bassa manifattura e le calze di nylon.

Comodamente seduta nel sedile della mia auto, imbocco una strada senza destinazione. In fondo non mi interessa dove, ma con chi terminerò questo viaggio.

Non conosco l’impazienza di un desiderio, né la necessità di una carezza.

Non so cosa sia questo nero ma ho imparato che basta lavarlo via per tornare pulita.

Lui è lì con il pollice alzato, ignaro passeggero di passaggio.
“Salta su”, gli faccio con un cenno della testa.
“Vado verso sud”, mi dice agitando nella mano un depliant pubblicitario.
“Ti ci porto io”, incalzo,  “ma a una condizione”.
“E quale sarebbe?”

Sorrido maliziosa e senza accorgermene scorro lentamente il palmo della mano lungo la gamba fino al ginocchio e torno su accarezzando l’interno della coscia, sollevando un lembo della federa verde acido.
Sorride compiaciuto e mi siede accanto.
  
La promessa è scritta nel contachilometri.
Duecento, prima di arrivare a destinazione.

Sento il suo ginocchio premere contro il mio quando inforco una curva e scendo verso l’inferno.
Il suo.
Subito dopo sono le sue dita a varcarne la soglia. Prima una, poi un’altra e un’altra ancora.
La federa diventa di un verde violento.

Accosto. Serro le gambe e scosto malamente la mano dell’incosciente che ha azzardato tanto.
Perlomeno prima di ricevere il permesso.

“Non ora”, gli intimo decisa, “Su quella spiaggia”, dico sollevando il mento per indicare la direzione.
Giunti sul posto scende dall’auto. L’aria salmastra libera immediatamente le nostre narici.

Gli passo il mio foulard rosso sangue sotto il naso e glielo lego sopra gli occhi.
“Lo senti l’odore del mare?”
Lo metto giù in ginocchio: “Allora… lo senti?”

Davanti a lui, sollevo la gonna e affondo il suo viso nella mia conchiglia bagnata.
“Si sente il mare, vero?” 

Intento a banchettare con i miei frutti non si accorge del rumore metallico.

Una promessa è una promessa.

Un boato silenzioso, carne che cade.

“Questa… è la mia condizione”!


mercoledì 29 gennaio 2014

Le idee chiare?



Le donne non sempre hanno le idee chiare..
Se ad esempio qualcuno ci chiede: ma sei arrabbiata?
No!
Ti ho fatto qualcosa?
No!
In realtà gli stai già mettendo l’arsenico nel caffè
Ma per l’uomo… il no è no, il sì è sì! 
Per noi il no è no, non lo so, o forse sì, probabile, finiscila, non rompere i maroni! E se ho le mie cose sono cazzi!
Anche quando usciamo la prima volta con un uomo no?
A fine serata ci accompagna sotto casa e noi diciamo… “guarda.. la prima volta… io non la do a nessuno!
Che ovviamente vuol dire… “ma prendiiiiilaaaaaa!!”
E lui... da gentiluomo rispetta e ti dice: “non ci sono problemi, sarà più bello la prossima volta”
La prossima volta? Non ci sarà nessuna prossima volta!
Perchè se ci provi sei un porco…
Se non ci provi… sei un impotente…
E vuoi che io esca due volte di seguito con un impotente a cui non piaccio??
Avete mai fatto caso che accanto ad una ragazza bella c’è sempre un cesso?
Che accanto ad una magra c’è sempre una grassa?

Ma soprattutto io mio chiedo.. ma perché… accanto a me… c’è Ludovica… bella e magra… che mi dice… “uhm… ho messo su un chilo… tutto qui. Guarda che culone”
A me lo dici?
Culone eh… si perché non hai ancora visto il faccione che ti faccio io ora!!
Ogni tanto andiamo a fare shopping insieme!!
Oh guarda che bel vestitino! Per me una taglia 40! Per te?
Per me anche. Lo tenga da parte! Ripasso tra 5 anni dopo la cura!

Ludovica dov’è che vai in vacanza?
Ai caraibi? Uhm!
Spero che ti venga il ciclo mentre nuoti al largo vicino agli squali
Sì, ma non muori!!
Arrivi, attraversando il triangolo delle bermuda, su un isola semi deserta… popolata da vampiri affamati… attratti dal tuo sangue…
Cercano comparse per Twilight!
Comunque… se diventi un vampiro muori mica eh…. Non subito!
Perché se di notte ci sono i vampiri… di giorno ci sono dei cattivissimi cannibali.. che cucinano su paletti di frassino!!


Scusa Ludovica, che macchina ti sei comprata? Ah te l’ha comprata il tuo fidanzato? Te l’ha regalata per il compleanno… con il viaggio in America… Una porche?
Ma Porche Porche eh!!
Il mio fidanzato invece lavora alla Fiat!
Solo per me…. 36 rate mensili… maxi rata finale… tan e taeg zero… Fiat Tipo!

Scusa ma... che strada fai tu per andare a casa?
Spero che la tua porche abbia un difetto di fabbricazione e ti si rompa la cintura di sicurezza mentre la scarpa rimane incastrata sull’acceleratore, così finisci nel campo del tuo vicino, quello che alleva tori … e che il tuo vestito taglia 40… rosso… svolazzi nel campo…
Ma mica muori eh
Il tuo fidanzato capirà cosa vuol dire avere le corna!
E tu… che forse era meglio avere una taglia 48! Stronza!
(Bacio) ciao Ludovica, sai che sei la mia migliore amica!!

lunedì 27 gennaio 2014

Fate qualcosa, vi prego!



Qualcuno avverta tutti i registi del mondo che salire sulle scale per scappare non è una buona idea!
Già, perché non c’è un film in cui il poveretto inseguito non salga su per le scale di qualche casa abbandonata o grattacielo.

Quindi più che poveretto io direi che sei un cretino!

Capisco anche che il copione preveda questo, ma non puoi ribellarti e scappare come tutte le persone normali? Vale a dire tra la folla in un mercato, tra i vicoli della città o se proprio vuoi un po’ di suspence scendi nella metropolitana e crea l’effetto sorpresa: le porte si chiuderanno in tempo??

Eh no! Tu imperterrito corri su per le scale! Ma dove corri che quando arrivi sul tetto mica ti spuntano le ali! (a meno che non si parli di Wesley Snipes in Blade). 
Quando sei sul tetto ti tocca ogni volta fronteggiare il nemico e rischiare di cadere dal cornicione. Se sei particolarmente atletico salti da un tetto all’altro, ma se come me hai l’agilità di Garfield non ti rimane che tuffarti di sotto e sperare che passi un camion della spazzatura per attutire il colpo!

Vogliamo parlare della pioggia?
Spiegatemi perché ogni maledetta volta che due persone si lasciano oppure sta per succedere l’irreparabile, piove!!! Non pioggerellina leggera, quella ti fa diventare i ricci tutti crespi, no… il diluvio universale in soli due secondi, che se ti porti il bagnoschiuma ti puoi fare anche la doccia!

La cosa bella è che subito dopo che il male è stato sconfitto torna il sereno, campi rigogliosi e i vestiti e capelli asciutti, profumati e come usciti dal centro di bellezza.

E mettiamoci anche la notte!

Incredibilmente quando la tragedia è vicina scende la notte. Della serie sono tranquilla a casa che guardo fuori dalla finestra, sento un rumore, mi spavento e fuori è già notte!! Scene tipo sono in ufficio, esco per la pausa pranzo (pranzo eh, non cena), arrivano i mostri di turno e improvvisamente è buio!! 
Sì, perché non lo sapevate che i mostri vivono solo di notte? 
La notte nell’immaginario comune fa paura e quindi abbondiamo di nero! Ogni scena col fiato sospeso è girata al buio. Insomma nella testa di questi registi strampalati il mondo ruota solo di notte. Il giorno quindi risparmiate le forze e dormite, preparatevi perché la sera si scappa, capito?

E poi la cantina…. possiamo mica dimenticarla…

Mai e poi mai a me verrebbe in mente di scendere in cantina quando sento un rumore sospetto. Piuttosto ci mando il cane ma col cavolo che scendo. 
Già non ci vado di giorno, figuriamoci di notte (perché tanto i rumori ci sono di notte e con temporale violento).  Ovviamente i rumori mentre scendi aumentano e tu invece di sprangare la porta con tre armadi e chiamare la polizia che fai? Continui imperterrito! 
Al massimo prendi la mazza di baseball di tuo figlio che non ti servirà a niente e sul più bello va via la luce! Esatto. O per colpa del temporale oppure perché qualcuno (generalmente quello che sta lì sotto appollaiato ad aspettare che tu scenda per ucciderti) ha frantumato la lampadina.   
Ma tu continui e a quel punto fai la domanda più intelligente del mondo. “C’è qualcuno?” Certo, perché se là sotto c’è il tuo assassino ti aspetti forse che ti dica “scendi che è morbido”?

Ora scappo che sono le 18 e 20 e devo portare giù l’immondizia. E’ già buio e non vorrei trovarmi faccia a faccia con un licantropo!