mercoledì 5 settembre 2012

Cosa metto in valigia?

Ore 10h05
Classica scena da panico prima di partire per le vacanze!

Valigia sul letto (fa molto "la valigia sul letto... quella del grande viaggio... se mi lasci non vale!!), armadi e cassetti aperti, non due o tre…. tutti i cassetti aperti!! Io seduta per terra a gambe incrociate e braccia conserte.
E ora che porto?
Allora, cominciamo dal basso per non dimenticare niente.

Scarpe da ginnastica si. Sicuramente faremo qualche escursione da qualche parte. Ma riposarsi in vacanza, no eh?
Decolté classico si. Va bene dappertutto e non impegna.
Scarpetta trendy con tacco di almeno 10 cm. La gamba fa la sua bella figura ma da evitare nelle strade ciottolate e in discesa. Ti ritrovi a valle in un battibaleno!
Mocassini da barca. Fanno chic. Al massimo li indosso sul traghetto che porta in Corsica. Sempre barca è.
Dimenticavo… pantofoline di lupo Alberto e ciabattine in raso effetto pantera.

Calze!
Beh... i calzettoni in cotone da mettere esclusivamente con le scarpe da ginnastica bisogna averli. Mettono in risalto il mio polpaccio da tennista (avessi mai dato ascolto ad Alessandra quando mi diceva di andare a giocare a tennis con lei)
Ora viene il bello!
I gambaletti ci vogliono sempre. Sono comodi e sotto i pantaloni non si vedono. Perfetti per una serata passata a giocare a carte con gli amici (non lo strip-poker) oppure stile messaggio subliminale: "stasera non ce n'è!!"
Collant neri in microfibra, almeno 50 denari, opachi. Danno l’aria da studentessa giapponese sotto i gonnellini corti.
Autoreggenti. Ahi ahi tasto dolente.
Da mettere quando si spera che durante il pomiciamento in macchina lui passi una mano sulla coscia. Talmente preso dall’enfasi del momento non si accorgerà dei rotolini di ciccia stretti sotto il silicone che stringe la gamba.
Sono perfetti anche quando facendo finta di niente, si accavallano le gambe e si lascia intravedere il bordino più scuro che fa presumere, al maschio più avvezzo, che si tratta di autoreggenti e non del collant che è sceso sotto la pancia. Fa lo stesso effetto che il rosso fa al toro.
Reggicalze?
No! Troppo da maiala, come dice Alessandra. Non vanno bene al primo incontro. Anche se... :)

Mutandine!
Altro tasto dolente.
I mutandoni classici della nonna alti fin sopra l’ombelico e a fascia larga (che prende bene i rotolini sui fianchi) in rigoroso cotone bianco vanno benissimo in qualunque occasione. L’importante è che non ci si debba spogliare mai e per nessuna ragione. Nemmeno davanti al dottore. Potrebbe restarne segnato a vita.
Culottes no. Non mi piacciono. Mi ricordano i pantaloncini corti di quando giocavo a pallavolo.
Mutandina sgambata triangolare alta in vita. Perfetta. Meglio se in pizzo. Prende tutta la pancia (anche quando ci si siede non trasborda) segna bene i fianchi e dà l’illusione che il sedere non sia troppo grosso. Meglio però sempre rimanergli di fronte per evitare che veda la cellulite.
Perizoma!!!
Li hanno inventati per le brasiliane! Io sono italiana e la pastasciutta la accumulo tutta lì. E non so nemmeno ballare la samba. Piacciono da morire agli uomini. Li detestano le donne, almeno quelle come me…. che ogni cinque minuti devono spostare quell’odiosissimo filo interdentale dalle chiappe.
E poi davanti non arrivano mai all’ombelico, quindi c’è il trasbordo. Il filo sui lati si perde nei fianchi. Quello “posteriore” rimane inghiottito nel mio sedere. Eppure mi dicono:” Quanto mi piaci così”
Gli uomini non sono normali.

Reggiseno.
Leggermente imbottito e con ferretto. E’ quello che tiene meglio considerato che la mia 5° risente un po’ della forza di gravità. Non faccio più la prova della matita da tempo!
 Il pizzo sempre. A fiorellini fa molto Lolita. In pelle? eh...
 Almeno un Push Up lo devo portare. Meglio non mangiare troppo però o potrei avere la sensazione di avere qualcosa in gola. Probabile che siano la tette. L’altezza è quella. E soprattutto mai metterlo ad un primo incontro. L’effetto “prima” e “dopo” potrebbe essere catastrofico. Oppure slacciarlo da sdraiate.

Ore 12h26
Ok l’indispensabile c’è. Ora non mi resta che prendere il resto. Entro stasera dovrei farcela.

Pantaloni
I jeans sono un passe-partout. Danno dieci anni di meno se accompagnati da una felpa e da una coda di cavallo. Neri da mettere con tutto. Quelli blu sotto i mocassini da barca.
Classici in tessuto morbido che cadono bene, coprono i punti critici, larghi al fondo. Rigorosamente neri.

Gonne
Una. Corta, nera e aderente. Spudoratamente sexy!!!

Maglioni
La felpa classica si. La devo mettere con i jeans e le scarpe da ginnastica (sono sicura che mi faranno scalare la montagna più alta per vedere un tramonto sul mare)
Maglioncini in lana, meglio se chiusi a zip, rossi, neri e rosa! Non troppo aderenti e senza elastico in fondo. I miei fianchi non me lo permettono. Sembrerei l’omino Michelin che cammina.

Camicie
Sancrate ma non troppo. Scollate a V con dei bei colletti. (ci vanno come il cacio sui maccheroni sotto i maglioncini a zip). Di tutti i colori. Meglio abbondare.
La camicia stile figlia dei fiori la porto. Sarà perfetta per il dopo capodanno quando sarò ancora persa nei fumi dell’alcol. Peace and love.

Un vestitino per il 31 lo devo prendere. Ma io ODIO i vestiti! Mettono in mostra tutto!!!! Speriamo organizzino una festa in maschera!

Camiciona da notte di Garfield che fa “pendant” con le pantofole di lupo Alberto.
Pigiama da uomo in seta. Per me è sexy….

Trucchi
Cremine da notte e da giorno, struccante viso e delicato per occhi. Tonico alle erbe per viso e collo. Dischetti in cotone. Dentifricio e spazzolino di Snoopy. Bagnoschiuma al muschio bianco e shampoo alla mela verde. Deodorante e il profumo più sensuale che ho trovato. Da quando lo metto sullo zerbino davanti alla porta il cane di sopra non ci fa più la pipì.
Rimmel, ombretti, kajal nero, eye liner, rossetti (da quelli naturali effetto ragazzina a quelli rosso fuoco stile “se ti prendo ti rovino”), fard, terra indiana (che dà sempre un’aria bella sana e colorita anche con -10°) e l’importantissimo correttore di occhiaie. Dopo una notte di sesso sfrenato serve sempre. Chissà, potrebbe sempre servire…

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