domenica 23 settembre 2012

E' l'ora della dieta!!!


Io vorrei sapere cosa ho fatto di male nella vita per dover fare costantemente la dieta.
Probabilmente continuo ad avere strane reincarnazioni di ciccione incallite che mangiano cupcakes a colazione, pranzo e cena, di modelle affamate in vita che si vendicano dall’oltretomba sfruttando il mio corpo per abbuffarsi di tiramisu e latte condensato e ballerine di danza classiche costrette a pranzare con yogurt magri e due fettine di mele.
Ciccione, anoressiche pentite e bulimiche uscite da questo corpo!!
Per colpa vostra ogni anno mi tocca patire la fame e fare ginnastica…
Io che odio lo sport e che solo a guardarlo mi vengono affanno e acido lattico in trenta secondi netti!
Probabilmente vi siete infilate nella mia ciccia già nella culla! L’unica neonata che rigurgitava e continua a crescere ero io!
Nella mia ricerca del corpo (quasi) perfetto mi sono lanciata in sport poco probabili per mio fisico elefantesco come la ginnastica artistica e ho consumato video di Jane Fonda e zumba fitness come fossero cioccolata calda e meringata!!
Ora, tra un cheeseburger e un macaron colorato mi lancerò in nuove avventure con la danza del ventre! E qui non mi batte nessuna!
Oddio… pensare che ho scoperto di voler fare la pasticcera!!! Sfoglio ogni giorno ricette di torte, dolcetti e biscottini vari con la bava alla bocca, seduta pedalando sulla mia cyclette!
Che mondo crudele…. Mi consolerò con un misero croissant al burro!




venerdì 7 settembre 2012

Dove sei stata in vacanza??

No, scusa... fammi capire... dai per scontato che io sia andata da qualche parte a rosolarmi al sole stile bisteccona di maiale intinta nel grasso? o che abbia fatto le cosidette vacanze culturali in qualche capitale culturale della nostra Europa culturale? (sì, perchè il resto del mondo non è culturale!)
Non ti viene da pensare che forse, e dico forse, se viaggio in una punto che ha più anni di mia figlia, mi arrovello per trovare un piano b, c e anche d, per arrotondare le mie entrate, non frequento palestre vippatissime ma mi limito alle camminate nei boschi in tutine anni '80, allo zumba fitness fatto in casa, uso come pesi per le mie braccine non troppo toniche le bottigliette delle coca cola e l'ultima volta che mi hai vista comprare vestiti è stata... è stata... boh non me lo ricordo manco io quando è stata!!...
FORSE
ho altro da pensare (anzi da fare, perchè per pensarci ci ho pensato! eccome!) che immaginarmi in riva al mare con un cocktail tra le dita e George Clooney davanti a me che gioca a racchettoni!
E soprattutto.... non venirmi a dire... beh alla fine meglio per te se non sei andata in vacanza... così ora non hai lo stress da rientro!!!!!!!!
Sai quanto è difficile ora tornare in ufficio? tornare ai ritmi normali? vivere in mezzo alla nebbia e al freddo??

Ma io ti disintegro!
Sono 14 anni che non vado in vacanza, che passo le mie giornate d'agosto a sgomitare in piscina per avere un quadratino di spazio e a farmi ciucciare il sangue da zanzare tigre perchè qui è più umido che vivere in una risaia...
eh... ma certo... vuoi mettere?? minchia tu quando tornerai dalle vacanze sarai distrutto... io invece


NON AVRO' UN FILO DI STRESS!!! 


ho verniciato casa!
 (ecco come ho passato le vacanze io!!!!!!!!!)



mercoledì 5 settembre 2012

Quello che le donne non dicono...

Siamo sincere?
Sempre sempre? In qualunque occasione?...
Sono sicura che mentre leggi stai pensando di sì, che lo sei sempre. Vogliamo scommettere che non è così?


Incontri
Lui fa il figo con gli amici e ti viene incontro ringalluzzito, con dietro il coro da stadio: “ciao bella, ti va se facciamo un po’ di movimento stasera?”
Tu pensi: “pusillanime mucchio di merda, se non ti togli dalla mia vista entro un secondo, potrai giocare a ping pong con le tue palle per tutta la vita”
Poi con contegno dici: “il movimento me lo faccio da sola piuttosto. Meglio soli che male accompagnati”


Il corteggiamento
Corteggiare è il gioco più bello che ci sia. Ci ricami sopra, fantastichi, ti immagini come sarà, quando sarà, che farà lui, cosa dirà e via dicendo. Tipici pensieri di donna insomma.
Mentre per la prima volta ti accompagna a casa, perché hai avuto la (s)fortuna di incrociarlo per strada, ti guarda e sorride, e tu pensi povera ingenua di aver fatto breccia nel suo cuore, lui ti dice: “Mi fai arrapare da morire!”. Tu incassando con classe diventi rossa e fai un sorriso alla Monnalisa, in realtà pensi: “Deficiente! Dovevi solo dirmi che eri contento di avermi incontrata e che stavi bene con me”


Il primo appuntamento
La donna: ha bisogno di almeno due ore per decidere cosa mettere, dopodiché di altre tre per vedere cosa le sta meglio e di una per truccarsi. In genere va dal parrucchiere, minuziosamente si strappa i peli uno ad uno mettendo la cremina perché non si vedano i segni, si spalma un latte profumato (da tutte le parti perché non si sa mai cosa può succedere e comunque è sempre meglio che non succeda nulla profumata piuttosto che puzzolente), si sistema, si aggiusta, si stira, si appiattisce, si valorizza, si snellisce, si ingrossa, si sofferma, si arrabbia, si fa i complimenti. Insomma si fa le seghe mentali…
L’uomo: guarda che il colletto della camicia non sia nero, sente se puzza sotto le ascelle e al massimo cambia i calzini.
Tu arrivi all’appuntamento con mezz’ora di ritardo, trafelata ma con un sorriso che mette in mostra i tuoi denti catarifrangenti, con una scia di profumo che ti ha preceduta di un quarto d’ora (quindi in pratica il ritardo è solo di 15 minuti), vestita con tutti i colori abbinati, i capelli che con la bora non si spostano di un millimetro, con la pancia indentro e le tette infuori che fai fatica a camminare e le scarpe lucidissime e lui aspetta che gli arrivi davanti (manco ti viene incontro), vestito con la camicia che esce dai pantaloni, i jeans scoloriti e già indossati il giorno prima e le scarpe da ginnastica. Lui è pronto per una scampagnata nei boschi, tu per la Prima alla Scala.
Con disinvoltura gli dici lo stesso: “sei carino” e ti aspetti che dica la stessa cosa. Anzi... resti lì con quel sorriso da ebete quasi estasiata e lo fissi... lui invece sta zitto. Sì, perchè per l’uomo vale il contratto che si rinnova tacitamente, il silenzio/assenso. In pratica se gli piaci non te lo dice. Però magari ti dice: “Hai del rossetto sui denti”.
Tu allora in preda ad istinti omicidi fai una risatina quasi isterica e con lo specchietto in mano fai “Oh, che sbadata”, ma in realtà pensi: “Pirla, non hai nemmeno visto che ho messo la tua camicia preferita”


Il secondo appuntamento (l’incontro con gli amici di lui)
Se hai resistito al primo appuntamento e hai quindi scoperto di essere masochista, ti avventuri in un secondo incontro. Questa volta speri che ti porti in un ristorante romantico, magari al cinema e poi chissà…… Invece no! Non ti illudere. Cosa ti può chiedere secondo te? Esatto… proprio quello. “Stasera ti va di andare a vedere i miei amici giocare a calcetto? Così te li presento”. Tu che non vuoi fare la figura della rompicoglioni di turno accetti persino entusiasta. In realtà vorresti dirgli: “Sai che cosa me ne frega di andare a vedere una manica di imbecilli affetti dalla sindrome di Peter Pan che corrono dietro ad una palla e si strizzano i gingilli a vicenda ogni volta che fanno goal?” E’ in quei momenti che speri di avere solo figlie femmine e soprattutto non con lui!


L’incontro con le tue amiche
Se sei arrivata fin qui vuol dire che sei veramente irrecuperabile! Decidi di presentargli le tue amiche. E dove gliele presenti? In discoteca ovvio! Che fa figo e non impegna. Dopo appena dieci minuti ti accorgi di aver fatto un errore madornale, la gelosia ti attanaglia lo stomaco, lui passa tutte ai raggi X (amiche comprese), ammicca e a volte gli spunta la faccia da maiale stile “Pipino di Porky’s”. A fine serata, dopo innumerevoli attacchi di bile, mentre torni in macchina sola con lui, ti dice: “La tua amica ha due tette strepitose e un culo da brasiliana. Se non fossi impegnato con te…. un pensierino ce lo farei”, poi ti posa la mano sulla gamba, ti guarda dolce e continua: “ma sto con te…” e lo dice in modo che non capisci se per lui è una sofferenza o cosa. Fai finta di ridere di gusto perché non vuoi dare l’impressione di essere gelosa marcia ma in realtà pensi: “Porco! Pure il culo della mia amica guardi. E poi cos’ha il mio che non va? A me non l’hai mai detto che è da brasiliana!” Probabilmente tu però cambierai anche amica!!


Il Ristorante
Il momento tanto sospirato è arrivato. Finalmente ti ha invitato a cena fuori. Ti passa a prendere e generalmente non ti porta i fiori, tanto appassiscono subito. Alla fine della cena gli scappa la pipì e ti lascia sola, forse perché spera che paghi tu. E ovviamente tu non lo fai, ma lo testi. Gli dici, quando arriva il conto: “No, no… stasera offro io, mi farebbe veramente piacere”. Lui finge di insistere ma alla fine ti dice: “Allora va bene, ma la prossima volta pago io" e lo fa con lo sguardo più amorevole del mondo;. Immediatamente invece tu pensi: “Scordati che ci sarà una prossima volta, tirchiaccio della malora” e intanto gli rivolgi un sorriso mieloso.


Il sesso
Dopo esserti misurata tutto il tuo nuovo guardaroba intimo e aver provato tutti i perizomi davanti al gruppo di amiche appositamente venute a casa tua per questo, decidi per un completino sexy ed audace, che lo faccia capitolare. Al “dunque” proprio non ci riesce, con la scusa che probabilmente è troppo stressato, che sei troppo importante per lui e ha paura di sbagliare qualcosa e tu da brava crocerossina ti affretti a consolarlo, tutta intenerita. Invece pensi: “la solita sfiga. L’unico impotente della città me lo sono preso io e ho pure speso 150 euro per questo completino. Se lo sapevo uscivo con il mio ex, almeno ci rimediavo qualcosa”.
Poi a volte accadono i miracoli. Riesci finalmente a fare sesso con lui (e già questo non ti pare vero visto i preamboli), poi resti un istante immobile, dolcemente adagiata nel letto, con gli occhi chiusi, ad assaporare quel momento di intimità, quando allunghi una mano per cercarlo e chiedergli qualche coccola e ti accorgi che è già in letargo e ha cominciato persino a russare.


L’addio
Quando decidi di lasciare il tuo uomo cerchi di farlo nel modo più indolore possibile, perché a volte stai male solo all’idea di doverglielo riferire. Magari vorresti dirgli: “ti ricordi quella volta che ti ho aspettato fino alle tre di notte e sei arrivato ubriaco con la camicia sporca di rossetto? Di quando alla festa di Manuela hai parlato tutta la sera con quella cretina siliconata? O di quando alla lezione di latino-americana hai ballato stretto stretto alla cubana e ti è scivolata la bocca sulla sua? Per non parlare del Congresso previsto a Milano che all’ultimo momento era stato spostato a Roma e dove, guarda che combinazione, nessun collega ti aveva visto? Bene! Sappi che durante il congresso mi sono scopata il tuo migliore amico e che quella volta che ti dissi di aver accompagnato mia mamma dalla zia per qualche giorno, me ne sono andata al mare con un bel negrone ed è meglio che non ti dica cosa ho fatto!!!”, invece gli dici con le lacrime agli occhi: “mi dispiace veramente tanto, non meriti questo. Sei veramente una bella persona, vedrai che troverai presto una donna degna di te. Scusami… scusami ancora”
Lui invece quando decide di lasciarti lo fa in tre modi:
. Ti lascia le foto mentre tromba con la sua nuova fiamma incollate al frigorifero con la calamita, proprio accanto alla tua dieta;
. se è abbastanza uomo ti incontra e ti dice che non sa se ti ama veramente e che quindi ha bisogno di riflettere per un po’ (mentre ti parla riceve una telefonata dalla nuova fidanzata);
. ti manda un sms in cui scrive: “da quando ti ho conosciuta ho capito cos’è l’amore”, e dopo due minuti te ne manda un altro: “di certo non sei tu”


Eppure non possiamo fare a meno l’uno dell’altro…. Misteri!!! Sarà colpa della costola?….

Cosa metto in valigia?

Ore 10h05
Classica scena da panico prima di partire per le vacanze!

Valigia sul letto (fa molto "la valigia sul letto... quella del grande viaggio... se mi lasci non vale!!), armadi e cassetti aperti, non due o tre…. tutti i cassetti aperti!! Io seduta per terra a gambe incrociate e braccia conserte.
E ora che porto?
Allora, cominciamo dal basso per non dimenticare niente.

Scarpe da ginnastica si. Sicuramente faremo qualche escursione da qualche parte. Ma riposarsi in vacanza, no eh?
Decolté classico si. Va bene dappertutto e non impegna.
Scarpetta trendy con tacco di almeno 10 cm. La gamba fa la sua bella figura ma da evitare nelle strade ciottolate e in discesa. Ti ritrovi a valle in un battibaleno!
Mocassini da barca. Fanno chic. Al massimo li indosso sul traghetto che porta in Corsica. Sempre barca è.
Dimenticavo… pantofoline di lupo Alberto e ciabattine in raso effetto pantera.

Calze!
Beh... i calzettoni in cotone da mettere esclusivamente con le scarpe da ginnastica bisogna averli. Mettono in risalto il mio polpaccio da tennista (avessi mai dato ascolto ad Alessandra quando mi diceva di andare a giocare a tennis con lei)
Ora viene il bello!
I gambaletti ci vogliono sempre. Sono comodi e sotto i pantaloni non si vedono. Perfetti per una serata passata a giocare a carte con gli amici (non lo strip-poker) oppure stile messaggio subliminale: "stasera non ce n'è!!"
Collant neri in microfibra, almeno 50 denari, opachi. Danno l’aria da studentessa giapponese sotto i gonnellini corti.
Autoreggenti. Ahi ahi tasto dolente.
Da mettere quando si spera che durante il pomiciamento in macchina lui passi una mano sulla coscia. Talmente preso dall’enfasi del momento non si accorgerà dei rotolini di ciccia stretti sotto il silicone che stringe la gamba.
Sono perfetti anche quando facendo finta di niente, si accavallano le gambe e si lascia intravedere il bordino più scuro che fa presumere, al maschio più avvezzo, che si tratta di autoreggenti e non del collant che è sceso sotto la pancia. Fa lo stesso effetto che il rosso fa al toro.
Reggicalze?
No! Troppo da maiala, come dice Alessandra. Non vanno bene al primo incontro. Anche se... :)

Mutandine!
Altro tasto dolente.
I mutandoni classici della nonna alti fin sopra l’ombelico e a fascia larga (che prende bene i rotolini sui fianchi) in rigoroso cotone bianco vanno benissimo in qualunque occasione. L’importante è che non ci si debba spogliare mai e per nessuna ragione. Nemmeno davanti al dottore. Potrebbe restarne segnato a vita.
Culottes no. Non mi piacciono. Mi ricordano i pantaloncini corti di quando giocavo a pallavolo.
Mutandina sgambata triangolare alta in vita. Perfetta. Meglio se in pizzo. Prende tutta la pancia (anche quando ci si siede non trasborda) segna bene i fianchi e dà l’illusione che il sedere non sia troppo grosso. Meglio però sempre rimanergli di fronte per evitare che veda la cellulite.
Perizoma!!!
Li hanno inventati per le brasiliane! Io sono italiana e la pastasciutta la accumulo tutta lì. E non so nemmeno ballare la samba. Piacciono da morire agli uomini. Li detestano le donne, almeno quelle come me…. che ogni cinque minuti devono spostare quell’odiosissimo filo interdentale dalle chiappe.
E poi davanti non arrivano mai all’ombelico, quindi c’è il trasbordo. Il filo sui lati si perde nei fianchi. Quello “posteriore” rimane inghiottito nel mio sedere. Eppure mi dicono:” Quanto mi piaci così”
Gli uomini non sono normali.

Reggiseno.
Leggermente imbottito e con ferretto. E’ quello che tiene meglio considerato che la mia 5° risente un po’ della forza di gravità. Non faccio più la prova della matita da tempo!
 Il pizzo sempre. A fiorellini fa molto Lolita. In pelle? eh...
 Almeno un Push Up lo devo portare. Meglio non mangiare troppo però o potrei avere la sensazione di avere qualcosa in gola. Probabile che siano la tette. L’altezza è quella. E soprattutto mai metterlo ad un primo incontro. L’effetto “prima” e “dopo” potrebbe essere catastrofico. Oppure slacciarlo da sdraiate.

Ore 12h26
Ok l’indispensabile c’è. Ora non mi resta che prendere il resto. Entro stasera dovrei farcela.

Pantaloni
I jeans sono un passe-partout. Danno dieci anni di meno se accompagnati da una felpa e da una coda di cavallo. Neri da mettere con tutto. Quelli blu sotto i mocassini da barca.
Classici in tessuto morbido che cadono bene, coprono i punti critici, larghi al fondo. Rigorosamente neri.

Gonne
Una. Corta, nera e aderente. Spudoratamente sexy!!!

Maglioni
La felpa classica si. La devo mettere con i jeans e le scarpe da ginnastica (sono sicura che mi faranno scalare la montagna più alta per vedere un tramonto sul mare)
Maglioncini in lana, meglio se chiusi a zip, rossi, neri e rosa! Non troppo aderenti e senza elastico in fondo. I miei fianchi non me lo permettono. Sembrerei l’omino Michelin che cammina.

Camicie
Sancrate ma non troppo. Scollate a V con dei bei colletti. (ci vanno come il cacio sui maccheroni sotto i maglioncini a zip). Di tutti i colori. Meglio abbondare.
La camicia stile figlia dei fiori la porto. Sarà perfetta per il dopo capodanno quando sarò ancora persa nei fumi dell’alcol. Peace and love.

Un vestitino per il 31 lo devo prendere. Ma io ODIO i vestiti! Mettono in mostra tutto!!!! Speriamo organizzino una festa in maschera!

Camiciona da notte di Garfield che fa “pendant” con le pantofole di lupo Alberto.
Pigiama da uomo in seta. Per me è sexy….

Trucchi
Cremine da notte e da giorno, struccante viso e delicato per occhi. Tonico alle erbe per viso e collo. Dischetti in cotone. Dentifricio e spazzolino di Snoopy. Bagnoschiuma al muschio bianco e shampoo alla mela verde. Deodorante e il profumo più sensuale che ho trovato. Da quando lo metto sullo zerbino davanti alla porta il cane di sopra non ci fa più la pipì.
Rimmel, ombretti, kajal nero, eye liner, rossetti (da quelli naturali effetto ragazzina a quelli rosso fuoco stile “se ti prendo ti rovino”), fard, terra indiana (che dà sempre un’aria bella sana e colorita anche con -10°) e l’importantissimo correttore di occhiaie. Dopo una notte di sesso sfrenato serve sempre. Chissà, potrebbe sempre servire…

00.20

L'ora in cui tutto ebbe inizio!!
cosa scrivere a quest'ora, in un posto che non conosco e che fatico a capire (io odio! odio l'informatica!)
Ci sono!
Anche io qui!
In un posto tutto mio (beh... si fa per dire) a parlare di me (sì, sono egocentrica), di colori e inchiostro ed anche di quel sottosistema di cellule chiamato... uomo!
Dai che comincio bene! Non mi conosce ancora nessuno e ho già il 50% dei lettori (uomini) contro!
Sono troppo avanti!
No?
Vabbè vi farò ricredere.
Intanto mi butto e senza rete!!
Notte!